Surroghe mutui ancora in rilievo

Anche se le banche sono tornate – finalmente – ad erogare nuovi finanziamenti casa, e a farlo con tassi di interesse che mai sono stati tanto vantaggiosi nella storia recente, le surroghe continuano a rappresentare una quota di rilievo all’interno delle operazioni di mutuo bancario. Ne è conferma il fatto che l’Associazione bancaria italiana abbia diramato nuove statistiche sull’incidenza delle surroghe, affermando che il loro peso sul totale delle erogazioni è stato pari al 29% nei primi 8 mesi dell’anno.

Dunque, se è vero che su 10 operazioni di mutuo bancario 7 si riferiscono a nuove concessioni, è anche vero che altre 3 sono ancora legate alle surroghe, l’operazione che consente di spostare un mutuo da un istituto di credito ad un altro (presumibilmente, in grado di garantire condizioni più vantaggiose), senza il pagamento di alcun costo aggiuntivo

A proposito di tassi bassi: sono proprio le condizioni di onerosità ai minimi storici a spingere sempre più italiani a preferire il mutuo “a tasso fisso” grazie al quale riescono a congelare l’importo delle rate per l’intera durata del piano di ammortamento. Ne è conseguito che, nel corso dei primi nove mesi dell’anno (gennaio – settembre 2015), i mutui con il tasso di interesse fisso sono risultati essere il 74,5% delle sottoscrizioni, contro il 23,1% dei mutui “a tasso variabile”, in calo radicale rispetto al secondo semestre dello scorso anno.

Nello stesso periodo in esame, circa il 26% di tutti i prestiti domandati hanno un loan to value compreso tra il 71% e l’80% del valore dell’immobile (sebbene puntino all’80% di LTV solo il 19% dei finanziamenti). L’importo medio erogato è stato pari a 118.394 euro, contro i 121.798 euro del 2014. Le durate più gettonate sono quelle piuttosto estese, con i 20 anni in grado di aggiudicarsi il 27,9%, e i 15 anni il 22,7%.