Quali sono gli indici di riferimento utilizzati dalle banche?

indici EURIBOR

tasso BCE

Gli indici Euribor sono dei parametri interbancari che misurano il tasso di interesse medio a cui si presta il denaro, sostanzialmente un parametro per esprimere il costo del denaro “all'ingrosso”.

A seconda della scadenza i principali indici Euribor si classificano in:

• 1 settimana

• 2 settimane

• 3 settimane

• 1 mese

• 3 mesi

• 6 mesi

• 1 anno

Gli indici più frequentemente utilizzati sono l’Euribor a 1 mese e a 3 mesi.

Tendenzialmente, sarebbe più corretto che la periodicità del pagamento delle rate del mutuo corrispondesse alla scadenza: ovvero se la rata è mensile sarebbe più logico che seguisse l’ Euribor a 1 mese; se trimestrale dovrebbe seguire quello a 3 mesi. In realtà sono frequenti i mutui che incrociano il pagamento della rata (rata mensile con Euribor a 3 mesi). Statisticamente l’Euribor a 1 mese sta sempre un po' al di sotto rispetto a quelli con scadenze più lunghe. Quindi si dovrebbe prediligere, nella soluzione a tasso variabile, l’Euribor a 1 mese.

Il tasso BCE è più stabile rispetto all'indice Euribor, perché varia solo quando la Banca Centrale Europea decide di attuare una modifica al tasso in conseguenza di una scelta mirata di politica monetaria.

Di solito i tassi BCE (e quindi anche gli Euribor) tendono a salire:

• quando l'inflazione è intorno o superiore alla soglia del 2%,

• in caso di surriscaldamento dell'economia che, a sua volte, potrebbe spinge consumi e inflazione.

Tassi BCE e indici Euribor tendono invece a scendere:

• quando l'economia ristagna e quindi c'è bisogno di liquidità.